“Ghost” tour all’emirato di Raʾs al-Khayma

Mastrini commuove lo sceicco Sa’ud bin Saqr al-Qasimi.

Il pianista scalzo trionfa con Ghost in medio oriente.

Mastrini non è nuovo al successo, basta leggere nella sua agenda il numero di concerti tenuti in tutto il mondo. Con l’ultima esibizione nell’emirato di Raʾs al-Khayma è arrivato infatti a ben 917 concerti in poco più di 10 anni. Però l’ultima apparizione ha un sapore particolare, perché voluta dallo sceicco dell’emirato di Rak, Sa’ud bin Saqr al-Qasimi il quale gli ha riservato un’accoglienza da grande star, come Mastrini merita. Il pianista umbro non ha deluso le attese, presentando il suo ultimo lavoro “Ghost”. Scroscianti sono stati gli applausi nella richiesta di bis, che hanno sigillato un evento unico. Lo stesso sceicco ha avuto il piacere di complimentarsi personalmente con il pianista rasta, dicendogli che era già rimasto colpito dai video che invadono il web ma mai avrebbe pensato di emozionarsi così tanto. La stessa casa reale ha messo in rete un video-report dell’importante evento, che in pochissimo tempo ha avuto un numero altissimo di condivisioni. Mastrini ha continuato il tour il 2 novembre con un concerto evento organizzato e patrocinato dalla Camera di Commercio italiana a Dubai, esibendosi nel deserto che divide Dubai da Abu Dhabi. Questo secondo appuntamento è stata un’esperienza multisensoriale, in un contesto suggestivo e straordinario.

Maurizio Mastrini, eclettico pianista umbro, ha fatto della ricerca di una commistione unica tra performance artistica e location la propria riconosciuta cifra stilistica. Dopo il “concerto del fuoco” alle pendici dell’Etna, il “canto al sole” tra i sassi di Matera, all’alba, il concerto nella neve di Folgaria.
Entrambi i concerti sono stati promossi da Mauro Marzocchi, segretario generale della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti, e dall’ambasciata italiana di Abu Dhabi e dallo stesso ambasciatore Lorenzo Fanara.

L’ultimo progetto “Ghost” è un lavoro discografico la cui ispirazione ha preso vita presso la suite “Caruso” all’Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento, sullo stesso pianoforte dove il compianto Lucio Dalla aveva scritto il brano “Caruso”. Album con cui il pianista umbro, in questi mesi, ha avuto l’opportunità di esibirsi in giro per il mondo, tra cui la Carnegie Hall di New York, l’Arena di Tokyo, e lo Sporting di Montecarlo.

“I concerti in medio Oriente, pensati tra l’altro per un pubblico esclusivo – sottolinea lo stesso Maurizio Mastrini – sono sicuramente uno dei momenti più suggestivi della mia carriera fino a ora. Un percorso che, per me artigiano della musica, è partito dal borgo umbro di Colle San Paolo dove io ancora vivo, un piccolo paese che guarda al Lago Trasimeno, da cui tutto è nato e dove mi rifugio per creare e suonare”. Suggestioni e atmosfere che dal cuore verde d’Italia, l’1 e il 2 novembre 2024, si sono adagiati uno nel prestigioso palazzo della cultura di Ra’s al-Khayma e il secondo sui tappeti della straordinaria “sala da concerti” del deserto arabo, in un’ideale congiunzione di culture e anime nel segno della buona musica.

Mastrini con i suoi 43 milioni di ascolti solo su Spotify, i suoi oltre 900 concerti in 10 anni a cui hanno assistito 750.000 persone nei 4 continenti, è riconosciuto da tutti come il “Fenomeno” della musica classica.

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