“Devo molto a Fabrizio, quando ripresi suonare dopo circa 8 anni di inattività il primo che mi cercò per ospitarmi nei suoi programmi fu proprio Frizzi. La cosa che mi colpì fu questo suo interesse verso al mia attività senza che nessuno mi raccomandasse a lui e senza alcun ufficio stampa che faceva da promoter. Fu lui che chiese di me nel lontano 2009 e da allora mi ospitatò spesso nei suoi programmi”. Queste le parole del maestro Maurizio Mastrini, pianista umbro salito alla cronaca musicale proprio nove anni fa per la sua sperimentazione di leggere gli spartiti al contrario. E proprio nel programma che conduceva al tempo Fabrizio, “Cominciamo Bene”, in onda sulla terza rete, Mastrini ebbe la possibilità di mostrare e spiegare nei dettagli cosa consisteva il suonare gli spartiti ribaltati eseguendo alcuni brani riletti a rovescio. In una di queste puntate Frizzi fece trovare uno spartito all’insaputa di Mastrini, il “Va Pensiero” dall’opera Il Nabucco di Verdi, mettendo alla prova il maestro nella lettura rovesciata. “Devo tantissimo a Frizzi perché, grazie alle ospitate nei suoi programmi la mia popolarità torno in auge e questo permise che gli addetti ai lavori tornassero ad occuparsi così di me, permettendomi di tornare all’attività concertistica”. La sua prematura scomparsa è stata una vera tragedia che ha colpito la televisione ma anche tutto il popolo italiano, compreso il maestro che ha voluto rendergli un omaggio e descrivere questa sua gratitudine verso Fabrizio con un brano dal titolo “Ciao Fabrizio – la Fine della Festa”, intriso di malinconia ma anche leggerezza in uscita il 10 maggio. L’ultimo disco del maestro Mastrini, W LA VITA, rappresenta un viaggio tra sensazioni ed esperienze della vita quotidiana: gioia, dolore, serenità e follia, tutte emozioni sempre degne di essere vissute. L’ispirazione arriva dall’isola di Cuba e dalla sua caratteristica concezione e filosofia di vita che si individua, secondo l’artista, nel saper vivere con leggerezza, anche se in povertà economica, ma sempre con una forte ricchezza interiore ed emozionale. La scelta di dedicare un lavoro completamente alle emozioni è così giustificata da Mastrini: “Io vivo la vita a 360 gradi; ho uno spirito libero senza schemi e questo mi permette di poter vivere intensamente le mie giornate costruite con frammenti di piccole emozioni. Dal saper riconoscere ed apprezzare un cinguettio di uccelli, oppure alle lucciole che rendono magiche le mie serate in campagna, fino ad avere il piacere di parlare con una persona senza nessun interesse, se non quello di arricchire la mia anima. La tristezza che mi ha colpito della notizia della morte del dott. Frizzi ha sprigionato l’ispirazione per questo brano che ho chiamato “Ciao Fabrizio” un saluto ad una grande persona. Nel mese di febbraio ci eravamo scambiati dei messaggi telefonici e ci eravamo salutati proprio con W LA VITA”.